🇮🇹 Pedociclabile naturalistica “Gino Bonfiglio”

La pedociclabile naturalistica Gino Bonfiglio si trova a Leonforte, si tratta di un percorso lungo circa 2 km su un tracciato sterrato che attraversa la natura incontaminata delle pendici nord ovest della città. Può essere percorsa sia a piedi che in bici(Mtb, Trekking e Gravel), scegliendo liberamente come partenza uno dei due ingressi, rispettivamente ubicati: uno in via Papa Paolo VI e l’altro nella zona “Casino Capra” nell’intersezione tra via Catenanuova e Via Trapani.

Questo suggestivo percorso, oltre ad essere immerso nella natura, offre dei panorami mozzafiato sui paesaggi bucolici delle vallate rigogliose e delle imponenti montagne della catena degli Erei, con la maestosa presenza del Monte Altesina e della sua verde riserva naturale orientata.

La pedociclabile può essere percorsa linearmente da uno degli ingressi (2 km) oppure ad anello (3km) in modo circolare, proseguendo per un tratto urbano (in sicurezza sui marciapiedi delle vie dei cento comuni d’Italia, Don Bosco, N. Buttafuoco, Papa Paolo VI) che collega i due ingressi.

Per la realizzazione del percorso ci si è avvalsi della preziosa collaborazione il Dott. Dino Bonfiglio (già ideatore del percorso di trekking urbano “Le Vie del Principe”) che, oltre a tracciare il nuovo percorso, ha realizzato con l’associazione “DB fitness club”, di cui è presidente, la segnaletica verticale posta agli ingressi del percorso.

L’amministrazione comunale, con delibera di GM n.59 del 22/05/2023 ha istituito la pedociclabile denominandola “Pedociclabile naturalistica Gino Bonfiglio”.

Gino Bonfiglio è stato un calciatore leonfortese scomparso prematuramente nel 2007, di lui le cronache dicevano: “Era soprannominato «il terzino di ferro», atleta che tanto ha dato alla squadra di calcio della Leonfortese negli anni ‘70. Si faceva apprezzare per la sua determinazione e la voglia di bloccare l’avversario ad ogni costo.”


Mappa interattiva

La natura e il paesaggio del percorso

Immersa in un ambiente originario a ridosso del perimetro urbano di Leonforte, fruibile in tutte le stagioni dell’anno, la Pedociclabile Naturalistica Gino Bonfiglio è un gioiellino a disposizione di tutti, una preziosa opportunità per coloro che desiderano camminare, correre o pedalare in piena libertà.

La pista si trova praticamente a due passi dal centro abitato, pertanto può essere percorsa in qualsiasi momento, da soli o in compagnia, ed è facile incontrare persone che prediligono gli spazi aperti.

Il tracciato consente di allungare lo sguardo su gran parte delle contrade ricadenti nel territorio del Comune di Leonforte, tutto proiettato a Ovest.

Lo straordinario, sconfinato profilo disegnato sullo sfondo del cielo prende inizio con le riconoscibili alture di Enna e Calascibetta.

A seguire, nelle giornate più limpide, si staglia in lontananza l’imponente profilo di Monte Cammarata. Al centro dell’interminabile panorama svetta la Riserva Naturale Orientata Monte Altesina con le sue tre cime, ovvero i monti Altesinella, Altesina e della Campana.

Più a nord, oltre la contrada Scavo e il Monte la Guardia, da alcuni punti si arriva persino a intravedere Monte Sambughetti, rilievo appartenente all’importante catena montuosa dei Nebrodi.

Altre alture più vicine che si lasciano apprezzare sono Montagna di Mezzo, il Petrale, Monte Scala, la Pizzuta, Boscorotondo e le montagnole coi ruderi tanto ricchi di storia dei castelli Tavi e Guzzetta.

Risulta impagabile percorrere il sentiero durante le primissime ore del mattino, il canto dei galli proveniente dai poderi, il passaggio delle greggi e, in particolare, il cinguettio degli uccelli fanno apprezzare al massimo il perfetto impianto acustico che Madre Natura ci ha donato.

Acanthus

Particolarmente ricca e variegata è la flora che, vigorosa, mostra il meglio di sé nel corso di ognuno dei cicli stagionali. La pianta più diffusa è la prolifica, spettacolare, maestosa disa, o saracchio, rigoglioso cespuglio diffusissimo in tutta l’isola, pianta riconosciuta scientificamente con il nome Ampelodesmos. Ma non mancano varietà coloratissime di fiori, spontanee erbe commestibili, ulivi, mandorli, cipressi e frondose querce. 

Non di raro, nei punti più umidi e ombrosi, naturali piante aromatiche rilasciano i loro fragranti effluvi, vero godimento che delizia l’olfatto.

Ampelodesmos

Si rivelano visibili sui costoni, che si innalzano imponenti lungo il sentiero, i fori praticati dai volatili che numerosi ivi scelgono di nidificare.

Muretti a secco che in gran quantità ancora resistono abbarbicati in alto lungo il tracciato testimoniano il duro impegno dell’uomo che nei secoli ha in questo luogo cercato di rendere produttive anche le superfici più scoscese e irraggiungibili.

Le foto ed i testi sono stati curati da Filippo Stanzù con la collaborazione di Angelo Gervasi (Resp. del servizio cultura) su suggerimento di Dino Bonfiglio (ideatore del percorso)

Di seguito altre foto e (con link alla descrizione enciclopedica) di alcuni esemplari, di piante erbacee, alberi ed arbusti tipici della vegetazione mediterranea

Anemone hortensis

Artemisia arborescens

Arundo donax

Asphodelus

Bellis perennis

Calendula officinalis

Carduus

Carlina acaulis

Diplotaxis erucoides

Euphorbia

Fedia cornucopiae

Ferula communis

Hippocrepis emerus

Mandragora

Olea europaea

Oxalis pes-caprae

Prunus amygdalus

Quercia

Smyrnium olusatrum

Teucrium fruticans

Urtica dioica

Verbascum sinuatum

Ultimo aggiornamento

28 Marzo 2024, 11:58