Fontane

Fonte dei “Malati”

Ubicazione: Via Granfonte
Anno di costruzione: sconosciuto

Notizie storiche

E’ situata in una stradina secondaria nella zona a sud dell’ abitato proprio di fronte alla fontana delle Ninfe. Un cunicolo oltre lo stradale lungo il tombino sotterraneo conduce a varie scaturigini, tra cui questa dei “malati”.
Da questa sorgente che a dire il vero doveva essere alimentata da una vena non molto ricca, sgorgava acqua che avrebbe avuto, secondo le credenze popolari, qualità medicali e taumaturgiche. Tanti leonfortesi vi hanno attinto acqua convinti di trovare in essa un aiuto ai loro malanni.
In realtà si trattava di un’acqua più limpida e più leggera delle altre acque potabili esistenti nel territorio circostante.

Di questa fontana rimane soltanto qualche approssimato rudere a stento visibile. Lungo il muro che costeggia la Fontana delle Ninfe è possibile osservare ancora un piccolo cunicolo all’estremità del quale veniva collocata una paletta di ferro per attingere più facilmente l’acqua che andava a riversarsi in una piccola vasca circolare in discreto stato di conservazione.

Fontana della Morte

Ubicazione: Via Pentolai
Anno di costruzione: 1887

Notizie storiche

Vicinissima alla Chiesa di Santo Stefano Protomartire, è costituita da una scaturigine detta appunto della “morte” dove affiorano acque alle quali si attribuiscono memorie vaticinanti e prodigiose: per esempio, quella di avere, assieme ad altre sorgenti compresa quella del Fonte di Tavi, riversato sangue a presagio del massacro dei coloni arabi da parte dell’esercito normanno. Più scientificamente questo fenomeno troverebbe spiegazione nella struttura geologica del terreno circostante ricco di argilla rossa detta “taiu” che, sciolta e trascinata dalle acque sotterranee, avrebbe dato la sensazione visiva del sangue.

Piccola sorgente che tramite due cannelle riversa acqua in una vasca rettangolare costruita in pietra. Si trova sul terreno di proprietà di Campagna Maurizio che ne assicura la fruibilità. Il cancello d’ingresso viene aperto al pubblico solo durante il giorno e fino al tramonto. Si tratta infatti della sopravvivenza di un antico uso civico di cui la collettività usufruisce in base a concessioni risalenti a norme di tipo feudale.

Interventi
Originariamente l’acqua che alimenta la fontana scorreva a fior di terra. Nel 1887, l’Amministrazione apportò delle modifiche, facendo costruire un recipiente a forma di fontanella e due canaletti di rame da cui attingere più facilmente l’acqua.

Ultimo aggiornamento

2 Novembre 2020, 09:48