Palazzo Branciforti
Palazzo Branciforti
Ubicazione: Piazza Branciforti
Anno di costruzione: 1610-1611
Notizie storiche
Fu fatto costruire e completato dal principe fondatore N. Placido Branciforti nel giro di quasi cinquant’anni con l’ausilio di maestranze romane e palermitane sotto la direzione di tre capomastri ennesi: Gianguzzo, Inglese e Calì. Adibito ad abitazione privata non solo dello stesso Principe ma anche dei suoi discendenti, nel 1842 fu venduto a Giovanni Calogero Li Destri, conte Bonsignore. Domina la zona bassa del paese, con una mole inconsueta e stupefacente. Ha subìto manomissioni sia all’interno che nei prospetti; un crollo avvenuto nel 1958 ha irrimediabilmente cancellato l’ala ovest. E’ stato sede di fastose mondanità documentate in testamenti ed altre scritture e ha ospitato illustri personalità: valgano per tutte, Giuseppe Garibaldi che tra il 15 e il 16 agosto 1862, da uno dei balconi parlò al popolo di Leonforte e Amedeo diASavoia, duca di Aosta, che nel 1923 si trovava a Leonforte per una battuta di caccia, ospite dell’amico Giovanni Scelfo ufficiale di artiglieria.
Oggi, la parte ancora abitabile è di proprietà privata.
Descrizione
Di stile seicentesco è una costruzione quadrangolare a due piani con cortile interno. Presenta una fila di finestre nel piano bas.so e balconi simmetrici nel piano superiore con mensole scolpite. Al centro presenta un bellissimo portale con bugne e decorazioni di pennacchi a bassorilievo.
Sul balcone centrale sono scolpite armi e trofei di guerra, opera dello scultore romano Fabio Salviati. Dal lato sud presenta due bastioni di fortificazione circoscriventi una villetta comunale che si affaccia sulla via Garibaldi e che offre al visitatore l’originalissimo scenario rappresentato dalle abitazioni del centro storico. Questa villetta è stata realizzata nel 1878 a spese del Comune.
La facciata principale del palazzo, invece, si affaccia sulla piazza Branciforti. Internamente è presente un ampio cortile quadrangolare con al centro una profonda cisterna. Ai lati si aprono i magazzini, l’arsenale e altri ambienti. Sull’ ala centrale, in corrispondenza del portone d’ingresso, si erge uno scalone di accesso ai due piani superiori del palazzo che costituivano la residenza del principe. Le sale di rappresentanza, di cui una che poteva accogliere circa 400 persone, sono ,decorate con pregevoli stucchi. I sotterranei infine erano adibiti a magazzini per conservare l’olio e a carcere. Quest’ultimo nel 1867 fu trasferito in un vicino locale del quartiere di San Rocco.
Nel 1980 si è provveduto al consolidamento del tetto, mentre nel 1988 è stato pavimentato il cortile interno con cotto a taglio.
Ultimo aggiornamento
2 Novembre 2020, 09:48