Convento dei Padri Cappuccini

Convento dei Padri Cappuccini

Ubicazione: Piazza Cappuccini

Anno di costruzione: 1627-1630

Notizie storiche
Per decisione del principe N. Placido Branciforti, fu costruito a beneficio dei “religiosi senza riposo”, degli “angeli della carità” come venivano chiamati i frati minori cappuccini dell’ordine di S. Francesco i quali, in completo spirito di servizio, durante la peste del 1624 – 1625, si erano tanto prodigati a favore degli ammalati. Il 20 maggio 1627, i frati piantarono la croce ed iniziarono la costruzione del convento che poteva vantare, sin dalla sua formazione, una trentina di celle, una biblioteca arricchita ogni anno con generose donazioni della principessa Beatrice, moglie del principe Ercole Branciforti. Nel dicembre 1866, quando furono soppressi i beni ecclesiastici, il governo lo incamerò per destinarlo a caserma militare; ma il conte G. Calogero Li Destri impugnò il provvedimento e dopo il persistere di un contenzioso che durò ben sedici anni, riuscì ad avere partita vinta e concesse il convento nuovamente ai padri cappuccini i quali lo riscattarono definitivamente comprandolo dagli eredi del conte Bonsignore il 17 gennaio 1915 con tutte le relative pertinenze e mantenendolo a tutt’oggi.
Nei primissimi anni ’50, infine, funzionò presso il convento una mensa pubblica dove i più bisognosi avevano la possibilità di consumare un pasto caldo preparato sul posto.
Descrizione

Di stile rustico, la struttura esterna completandosi con l’attigua chiesa, si presenta semplice con aggiunte di recente fattura. Davanti al convento vi è una piazza con aiuole e sedili; una statua in bronzo di S. Francesco, opera dello scultore milanese Otello Montaguti, posta nel 1982 e voluta con relativa epigrafe dal benemerito padre Cesare (al secolo Maria Alfonso Montalto); e una grande croce di pietra che indica la presenza del convento e porta incisa la data del 1792. All’interno, al piano terra, sul cortile di forma quadrata con al centro una cisterna, si aprivano la cucina, la cantina e il refettorio che oggi ospita la biblioteca comunale e i suoi 14837 volumi. A sinistra per una scala, si arriva al primo piano e alle celle occupate fino a non molti anni fa dai frati.

Questi locali oggi sono adibiti ad uffici del Settore Cultura del Comune.

Interventi
Nel 1960 è stata aggiunta, sulla stessa linea prospettica della chiesa, una nuova ala che ha offuscato lo stile rustico originario.
Da vedere
  • Stemma gentilizio dei Branciforti che sormonta la porta d’ingresso del refettorio con relativa iscrizione di ispirazione tardo – barocca che si riferisce non al fondatore della città, bensÌ al quarto principe di Leonforte, Ercole (1728 – 1781).

Ultimo aggiornamento

17 Agosto 2020, 12:30